Nel 2020 Ottocollective ha cominciato a lavorare in collaborazione con l’officina creativa SuperMad studio. Il lavoro condiviso è sempre una gran cosa, soprattutto quando nel frattempo piomba sulla Terra una pandemia globale.

Trenta Editore è una casa editrice “verticale” dedicata all’enogastronomia. Il progetto è ancora in corso, ma se posso definire ciò che più mi piace è la passione e la competenza degli autori che han saputo mettersi in gioco e sfidarsi.

Questo atteggiamento collaborativo è frutto di cosa? Lavorare a un libro non è un atto solo commerciale come troppo spesso accade, è un processo creativo complesso che coinvolge un altissimo grado di energie fisiche e mentali, è un prodotto dell’ingegno dell’uomo e merita che sia gestito con empatia e umanità

OttoCollective

SuperMad ha descritto egregiamente tutti gli step della collaborazione, e potete leggerlo qui > https://supermad.it/portfolio/trenta-editore/

Siamo partite dalle fondamenta e piano, piano si è attivato un percorso di narrazione della narrazione che sta facendo arrivare le storie di Trenta Editore “un po’ più in là”.

Le tattiche sono sempre connesse tra loro al fine di comunicare sempre verso una direzione: la visione della casa editrice.

Sfidante (e continua a esserlo) il periodo di Lock Down nel quale comunque è stato necessario lanciare sul mercato alcuni volumi.

Si è deciso di ottimizzare le risorse e massimizzare i mezzi, nonchè aguzzare l’ingegno. Il tono di voce che abbiamo scelto è stato semplice, pacato, realista. Non abbiamo scelto il filone “emotivo”, ma quello “conviviale” che è esattamente nella Purpose di Trenta Editore.

I risultati sono comunque arrivati e abbiamo scoperto che massimizzare i mezzi e la creatività degli autori è stata una bella, bellissima mossa strategica che verrà mantenuta.

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