Yoga al parco, yoga in classe, yoga per tutte le età, yoga per rilassarsi, dimagrire, meditare.
Vacanze yoga, abbigliamento per lo yoga, attrezzature varie.
Yogini da milioni di follower, corsi on line, app, video tutorial, workshop on line, libri, manuali , saggi.
Soldi, tanti soldi, così tanti che Kundalinī è con gran successo diventata un’industria.
Cosa significa Industria o meglio, Industry? Significa che hai decine e decine di milioni di consumatori là fuori, pronti a spendere il loro danaro per soddisfare il loro bisogno di benessere e il benessere dato dallo yoga si pone SENZA dubbio al vertice della famigerata piramide di Maslow: una pratica che regala autorealizzazione e spiritualità in una botta sola è sostanzialmente senza rivali.
(Qui sento le mani di marketing e brand manager applaudire come ossessi)
Se ci attenessimo solo ai testi sacri lo yoga potrebbe essere praticato nudi su un prato. Se non sei in grado di chiudere una asana nudo, non è che ci riuscirai con gli yoga pants di Lululemon e un tappetino ricavato con coperte e fresche frasche funziona tanto quanto un Manduka.
Ma siamo consumatori compulsivi anche laddove servirebbe solo spirito e buona volontà.
Perché?
Mens sana in corpore sano, belli, belli in modo assurdo nel senso più vanitoso del termine.
Il bisogno di autorealizzazione si completa appieno solo quando anche gli altri te lo riconoscono in qualche modo e la comunicazione legata allo yoga può mettere insieme una pacchetto completo di messaggi così positivi e ingaggianti che è impossibile resistervi proprio perché la reason why dello yoga è divina! Se vinci una maratona al massimo ti danno la medaglia d’oro.
Il risultato è potente e accattivante: se fai yoga, sei bello, felice e buono
(e non puoi non premiarti con dei pants da 100 euro a gamba)
Questa bontà abbraccia anche il pianeta così la maggior parte dei prodotti legati alla disciplina e che si confermano essere parte dell’industria in questione, sono etici nel DNA. Un punto molto positivo, benché non sia così stupefacente, ci mancherebbe anche, ma ecco perché se ci si compra un tappetino a caso di Decathlon conviene che venga taciuto…lo senti proprio dentro che stai facendo qualcosa di sbagliato.
Il “viaggio dell’eroina” in questo comparto è elettrizzante e fruttuoso, quindi moltissime aziende han buttato direttamente le reti a strascico! Oysho è il campione in questo. Il gruppo Inditex ha, secondo me, ha segnato un punto di svolta ben preciso per la mercificazione della disciplina yoga: dagli ashram alla piazza. Nemmeno Kate Moss ha potuto tanto, anche perché rientrava nell’immaginario dell’inarrivabile, troppo aspirazionale (e troppo gnocca) per essere vera, ma Oysho…Oysho è nei centri commerciali, è ovunque nel mondo, è uno shopping da GDO per farla breve: ha budget e non ha paura di usarlo, soprattutto quando sa che può aggiungere un’intera gamma di prodotti ed acchiapparsi una nuova fetta di mercato profumatissima
“The Oysho Yoga Tour 2017 further established its credentials as the benchmark international yoga event, bringing together over 30,000 yoga lovers since it was first held in Barcelona in 2012. The tour visited Barcelona, Madrid, Milan, Doha, Moscow, Paris, Tunisia, Istanbul, Dubai and Bali in 2017, perfectly complemented by the Gymwear Yoga line”
L’industria in questione vale in totale più di 80 miliardi di dollari, in crescita costante.
Inoltre lo yoga è un po’ un jolly, come la cipolla fritta sull’insalata, e risulta essere utilissima in coppia con il running (o il surf). Il sopracitato Lululemon ci fattura 2.6 miliardi di dollari con la combinazione tra mente e corpo che corre ed è curioso leggere dai loro documenti corporate che la strategia che usano è la seguente:
Community-Based Marketing
We utilize a community-based approach to build brand awareness and customer loyalty. We pursue a multi-faceted
strategy which leverages our local teams and ambassadors, digital marketing and social media, in-store community boards, and a variety of grassroots initiatives. Our first global marketing campaign launched in fiscal 2017, and we plan to continue to explore how we complement and amplify our community-based initiatives with global brand-building activity.
Sottolineiamo: Our first global marketing campaign launched in fiscal 2017
Miliardi di dollari, milioni di persone che lo praticano e non ci facciamo mancare neppure le Instagram guru, o super corpi che ti chiedono con grazia e gentilezza se “vuoi stare in forma a 40 anni”, un sottobosco di personaggi che colorano la rete di app, training, workshop, tutto a pagamento -of course- e in tutte le valute. Non apriamo poi il capitolo sulla nutrizione e affini.
Dalle pagine dell’ Upanisad al Sūrya Namaskāra brandizzato alla Puerta de Sol o in Piazza Cannone è un attimo. Dal sacro al profano più totale, chiamatelo Kundalinī Marketing l’unico che arriva alla cima della piramide, è un miracolo.