Moltitudini di esperti, più di me, scrivono e questionano sui possibili scenari dopo quarantena e post pandemia. Correto farsi due domande e disegnare scenari possibili.

Però.

Però di cosa stiamo parlando esattamente?

Il virus è una crisi esogena, ossia arriva da fuori il sistema. Quindi si assume che in questo particolare contesto dovremo adattare abitudini e necessità per un periodo ristretto nel tempo. La Sanità, quindi, torna improvvisamente a essere un “diritto universale” almeno in qualche Paese del mondo, non tutti.

Tante volte la paura, eh…fa questi scherzi.

E i contribuenti avranno capito che forse le tasse, servono a pagare di più gli “eroi” del Coronavirus. Almeno fino al prossimo partito che in fase di campagna elettorale non urlerà “Abbasso il Partito delle Tasse”.

Che poi urlerei al miracolo se qualcuno dicesse: “Sì sono del partito delle Tasse e me ne vanto, non le abbasso, ma voglio farle funzionare meglio per garantire a tutti i cittadini i loro diritti. Così non cascano ponti, non crollano montagne, non crollano scuole e non crollano le terapie intensive alla prossima pandemia”

Per il dopo

Io mi aspetto un po’ di Coraggio in più.

In questa overdose “eroica” che si sta vivendo, quando di eroico non c’è un piffero, mi infastidisce – ancora – quella tentazione pre-Covid di lasciare tutto lì sospeso, come l’olio. Perchè è più facile dire “siete degli eroi” piuttosto che un sacco di altre cose come: professionisti, solidali, granitici, umani, soprattutto umani. Gli eroi son come Achille: combattono e si incensano. I Care Giver son quelli che combattono e o fanno di nuovo, solo che dire Care Giver fa brutto è meno d’effetto.

E poi c’è la parola “giver”. To Give. Che secondo me fa paura.

E quindi il dopo? Dopo? Coraggio.

Non abbiamo bisogno di soli eroi, a posto così. Abbiamo bisogno di pozioni magiche, di innovazione, creatività, solidarietà, passione, visione e futuro.

Non ce ne facciamo nulla dei trilioni a sostegno dell’economia se questa economia non acchiappa l’occasione (e l’opportunità che è un termine economicissimo) di abbracciare finalmente il XXI secolo.

Questo secolo meraviglioso che ci ha permesso di continuare a parlarci a distanza, ci ha insegnato attraverso uno schermo, ci ha portato la spesa a casa, ci ha divertito con concertoni dal divano e commosso perchè ha unito le famiglie.

Abbiamo avuto il vero assaggio dell’Era Digitale e abbiamo visto quanto siamo stati stronzi con moltissimi: col lavoro precario, i soldi che non bastano, le case troppo care, i troppi privilegi di pochi, i molti problemi dei restanti.

Il dopo, dici. Il Dopo? Serve Coraggio.

Il coraggio di proteggere. Il coraggio del Care Giver. Della Madre e del Padre. La pacatezza del Saggio che indica la via affinchè il XXI secolo sia il secolo di Tik Tok e quello nel quale gli esseri umani han deciso di far diventare l’Ambiente un diritto fondamentale dell’uomo.

Sapete cosa cambierebbe?

Armani ha scritto un pezzo magnifico sul sistema moda. Ha ragione. Sapete anche una cosa? Armani non ha mai pensato ai soldi mentre creava la Storia della Moda, non si costruiscono imperi che durano nel tempo solo sui soldi. Warren Buffet sì, ma è una dannata anomalia del sistema liberista e del capitale (citofonate Milton Friedmann vs John Maynard Keynes).

Se succedesse quello che vuole Armani, la magliettina cacca di Primark che vi comprate a 1,99 € non esisterebbe più. Lo capite, no? Se l’Ambiente diventasse un diritto fondamentale dell’uomo in Bangladesh guadagnerebbero di più e lavorerebbero in condizioni umane, senza prendere il cancro per tingere i vostri (nostri) jeans a 19.99 € e in caso di pandemia non morirebbero di fame perché il Sistema dovrebbe essere più equo.

Il dopo, dite. Il Dopo. Ci vuole Coraggio.

Il Dopo Covid-19 sarà una fotocopia del Pre Covid-19 se non si rimette al centro l’uomo, i suoi diritti, il suo pianeta.

Punto stop. E per inciso ogni azienda, ogni business, ogni dannatissima cosa che produce ricchezza dovrebbe mettere al proprio centro l’uomo, i suoi diritti, il suo pianeta.

In un mondo di eroi io scendo dal carro e voglio essere un mago che fa accadere le cose. Una strega, via.

Mi hanno fatto leggere un articolo interessante, sapete. In un paragrafo dicevano che le generazioni più giovani, i GenZ, sono fortemente attratte dalla “purpose”, dagli ideali, e sono fortemente “committed”. Ha ragione.

Li abbiamo chiusi in casa per due mesi, han continuato la loro vita con Fortnite senza di colpo ferire. Spiegalo a loro che se non fossimo andati a rompere le scatole alla biodiversità, forse adesso avrebbero la loro maturità off line, fine della quinta elementare off line, etc..etc…ma sempre off line. Lo sanno bene, anzi, non c’è bisogno di spiegarglielo. Sanno un sacco di cose su come stiamo puntigliosamente facendo franare addosso le loro spalle le nostre irresponsabilità di decenni.

Il dopo, dite. Il Dopo. Ci vuole Coraggio.

Ma spiegatemi di nuovo dove verranno spostati gli investimenti pubblicitari, suvvia. Ditemelo perchè non l’ho capito. Non si può più leggere quest’ansia. Abbiamo capito che è tutto al palo e non sapete che pesci pigliare.

Ditemi invece che storia vorrete raccontare. Senza eroi, per favore. Senza “quell’emozioniamoci in casa” e “l’Andrà tutto Bene” de noantri.

Ma soprattutto ditemi: dove sta il Coraggio.

Dove li mettete i diritti.

Come scegliete la Sostenibilità.

Come promuovete l’equità.

Io aspetto.

E no, tu che leggi. Non rivolgere lo sguardo alla vetrina di fianco. Ci vuole coraggio, pure il tuo e tutto sommato non è difficile. Devi scegliere che Storia vuoi raccontare.

Sarà mica un atto eroico, questo?

Orbene, sì.

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